Presentatazione realizzata all’interno del progetto “Una pagina web di Storia della Musica”
PODCAST – Puntata su Richard Wagner (Christian Alfonsi e Luca Betti – classe 3D 2015/2016)
prof. Andrea Cavina – S.M.S. “G. Pascoli” Castel Bolognese (RA)
3D 2014/2015
RICHARD WAGNER

Richard Wagner, compositore, scrittore e librettista (22 Maggio 1813 – Venezia 1883) Rimasto orfano di padre, Richard Wagner rimane solo con la madre che presto si risposa però con l’attore Ludwig Geyer.
Quest’ultimo, affezionatosi al bambino, lo porta sempre con sé in teatro: il contatto assiduo con il mondo del palcoscenico lascerà nella mente del fanciullo un’impressione incancellabile.
Dopo aver intrapreso in modo discontinuo gli studi musicali, nel 1830 Wagner si dedica seriamente a questa disciplina sotto la guida di Theodor Weinlig, alla Thomasschule di Lipsia.
In seguito ad alcuni lavori giovanili (fra cui una sinfonia), ottiene la nomina a direttore del coro del teatro di Würzburg, nel 1833, che gli offre la possibilità di ricoprire saltuariamente le cariche di direttore di scena, di suggeritore e, successivamente, di direttore d’orchestra. Qui compone la sua prima opera “Die Feen”.
L’attività di musicista di Wagner non è sufficiente per assicurargli un adeguato tenore di vita e, soffocato dai debiti, si imbarca nel porto di Riga. Il viaggio si rivela piuttosto avventuroso, a causa di una improvvisa tempesta. La spaventosa esperienza sarà uno dei motivi ispiratori dell’Opera “L’Olandese volante” (o “Il Vascello Fantasma“).
Approdato a Parigi nel 1836 sposa la cantante Minna Planner. E’ in questo periodo che matura la decisione di scrivere i libretti dei propri drammi in piena autonomia, assecondando in questo modo la sua cognizione affatto personale di teatro musicale. Inizia ad approfondire lo studio della musica di Berlioz e a studiare attentamente leggende tratte dall’epica germanica come quelle di Lohengrin e di Tannhäuser.
Il 1842 vede il vero debutto teatrale di Wagner con l’esecuzione del “Rienzi” avvenuta a Dresda.
Il successo ottenuto gli procura, l’anno seguente, la carica di Musikdirektor all’opera di corte. La prima rappresentazione de “L’Olandese volante”, andata in scena sempre a Dresda nel 1843, testimonia la volontà ormai concreta di allontanarsi dai modelli allora imperanti in tutta Europa, da quelli del belcanto all’italiana a quelli francesi o anche tipicamente tedeschi. Richard Wagner è proteso alla realizzazione di un’opera che non sia un insieme di pezzi chiusi interrotti da recitativi ma che si dispieghi in un continuo f lusso melodico, tale da trascinare l’ascoltatore in una dimensione emotiva mai esplorata prima. Nel 1848 partecipa ai moti rivoluzionari aderendo alle file degli anarchici, motivo per cui viene arrestato e condannato a morte; riesce però a fuggire e a rifugiarsi a Zurigo dove si trattiene fino all’amnistia (1860).
Reso celebre dalle proprie disavventure politiche e dalle idee rivoluzionarie, comincia la stesura di diversi trattati politico–artistici, tra cui si ricordano “L’arte e la rivoluzione” del 1849, “Opera e Dramma” del 1851 e soprattutto “L’opera d’arte dell’avvenire“. Il grande pianista Franz Liszt, grande amico di Wagner, organizza a Weimar nel 1850, la prima rappresentazione del “Lohengrin”, in cui si palesa un ulteriore sviluppo della drammaturgia wagneriana. Nel 1852 Wagner comincia a lavorare assiduamente all’ambizioso progetto del “Der Ring des Nibelungen” (“L’anello del Nibelungo”), un immenso dramma teatrale suddiviso in un prologo e tre giornate. Sul piano musicale Wagner concepisce l’opera come appunto caratterizzata da un “continuum” melodico, in cui si inseriscono però i cosiddetti Leit-Motiv, cioè temi musicali ricorrenti, legati in particolare a un personaggio o a una particolare situazione della vicenda.Molti dei personaggi dei suoi drammi sono presentati da una breve sequenza di note che, elaborata in vari modi, ritorna in differenti combinazioni ogni volta che il personaggio entra in scena.
Nel 1864 Wagner viene chiamato in Baviera dal nuovo re Ludovico II, suo grande ammiratore, che gli procura una cospicua rendita e una grande casa dove sistemarsi. Cura la rappresentazione del “Tristano e Isotta” che però non viene accolta con grande entusiasmo dal pubblico a causa delle “bizzarrie” armoniche ivi contenute, a partire dal celeberrimo “accordo di Tristano” nel quale l’armonia classica comincia inesorabilmente ad andare in pezzi. Molti lo considerano come un anticipo della musica del Novecento. Nel 1876, con la rappresentazione completa del “Ring”, finalmente si concludono anche i lavori per la costruzione di un teatro a Bayreuth, edificio eretto ad “immagine e somiglianza” della concezione teatrale wagneriana. Di fatto il teatro d’opera come lo intendiamo noi oggi (con la buca per l’orchestra, la cura per i problemi dell’acustica corretta e molto altro), è frutto dell’attento studio architettonico e scenico di Wagner in questo campo. Ancora oggi, inoltre, ogni anno a Bayreuth si celebra il Festival wagneriano. Nell’autunno 1882 la famiglia Wagner si trasferisce a Venezia e si stabilisce nel palazzo Vendramin. Qui Richard Wagner si spegne il 13 febbraio 1883 a causa di un attacco cardiaco. La sua salma viene sepolta a Bayreuth vicino al suo teatro.
Opere principali
Rienzi
Der f liegende Holländer (L’Olandese volante)
Tannhäuser
Lohengrin
Der Ring des Nibelungen (L’Annello del Nibelungo)
Dramma lirico in un prologo e tre giornate costituito da:
“Das Rheingold” (L’Oro del Reno – Prologo)
“Die Walküre” (Le Valchirie – Prima giornata)
“Siegfried” (Sigfrido – Seconda giornata)
“Götterdämmerung” (Il Crepuscolo degli dei – Terza giornata)
Tristan und Isolde (Tristano e Isotta)
Die Meistersinger von Nürnberg (I Maestri cantori di Norimberga)
Parsifal