Con l’espressione musica descrittiva, detta anche musica a programma si indicano quelle composizioni che, attraverso i suoni, descrivono una situazione, un paesaggio, un oggetto, una persona, o altro; possono inoltre descrivere la narrazione di una storia.
Gli strumenti musicali, con le loro caratteristiche e i loro timbri (detti anche “colori), vengono impiegati per riprodurre “altri” suoni della natura, stati d’animo, animali, persone, condizioni atmosferiche, ecc… proprio come in un dipinto.
Ci sono analogie infatti tra la musica e la pittura.
Ad esempio, per descrivere un orizzonte, un campo lungo, in pittura si usano linee rette e lunghe, ma, allo stesso modo, in musica si utilizzeranno delle note lunghe, ed un tempo lento (largo). Per rappresentare una corsa, si useranno note corte (esempio crome o semicrome) con un andamento veloce (allegro o presto).
Per rappresentare un temporale un’orchestra d’archi con la tecnica del tremolo (stessa nota ribattuta in rapidissima successione), come ad esempio nelle Quattro Stagioni di Vivaldi.
Beethoven, nella sua Quinta Sinfonia, vuole rappresentare il destino che bussa alla porta.
Sergej Prokof’ev scrive la favola in musica “Pierino e il lupo“, dove gli strumenti rappresentano caratteristiche specifiche dei vari personaggi, per lo più animali.
Parlando sempre di animali, una vera e propria descrizione avviene nella musica di Camille Saint-Saëns nella sua composizione “Il carnevale degli animali“
Interessanti brani di musica descrittiva per chitarra si trovano nelle opere del compositore Leo Brouwer, come ad esempio “Paisaje cubano con lluvia” (Paesaggio cubano con pioggia)