LA DODECAFONIA E LE SUE REGOLE
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La DODECAFONIA è un tecnica compositiva nata dall’esigenza di creare un nuovo ordine tra le dodici note della scala cromatica.
Di seguito sono riportate alcune tra le regole principali.
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Tutti i suoni hanno la stessa importanza.
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Non va ripetuto un suono, prima di aver fatto ascoltare tutti gli altri 11. Fanno eccezione le note ribattute in rapida successione.
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La successione delle 12 note è detta SERIE DODECAFONICA
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Il compositore può avvalersi dei classici metodi di variazione tematica provenienti dalla musica contrappuntistica per sviluppare il tema iniziale.
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Vengono riprese e applicate le antiche tecniche della variazione dell’ORIGINE (RETROGRADO; INVERSO; RETROGRADO DELL’INVERSO).
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La serie di 12 note può essere suddivisa in parti più piccole o microserie di tre, quattro, sei note, con analogie interne tra gli intervalli.
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All’interno della serie possono essere permesse delle permutazioni. Ad esempio, una serie composta dalle note 1-2-3-4-5-6 può essere permutata in 2-1-4-3-6-5.
Ecco un sempio di serie dodecafonica e sue variazioni
Le quattro forme della SERIE
Alcune composizioni dodecafoniche
Cinque pezzi per pianoforte Op.23 (in particolare il n.5) |
1923, considerato il primo pezzo dodecafonico |
Serenata Op.24 |
1923 |
Variazioni per orchestra, Op.31 |
1929 |
Melodramma “Moses und Aron” (Mosé e Aronne) |
1930 – 1932 pubblicata postuma nel 1956 |
Un sopravvissuto di Varsavia, Op. 46 |
1947 |